Airbnb (colosso delle stanze e case in affitto) contro le discriminazioni razziali

Dopo mesi di critiche, il colosso delle stanze e delle case in affitto rivede la propria politica, chiedendo ai suoi
clienti di usare il servizio “a prescindere dalla razza, dalla religione, dalla nazionalità di origine, dall’identità di genere
e dall’orientamento sessuale”. In un rapporto di 32 pagine Airbnb risponde alle critiche con le quali i padroni di casa sono accusati di essere in grado di bocciare i potenziali affittuari sulla base della razza, della religione e del genere. Uno studio dell’università di Harvard ha infatti messo in evidenza che gli affittuari con nomi che suonano come afro-americani hanno maggiori difficoltà ad affittare le camere. Nei mesi scorsi Gregory Selden ha avviato una class action contro Airbnb, denunciando che gli è stato rifiutato l’affitto di una stanza perché afroamericano.

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